Le applicazioni del biomagnetismo

Tre sono le principali applicazioni del biomagnetismo:

decontratturante: i magneti avranno il compito di decontrarre la muscolatura incluse le fibre muscolari presenti nei vasi sanguinei, consentendo una vasodilatazione e quindi un conseguente aumento della circolazione sanguinea e dell’ossigenazione del sangue. Quest’azione permette un aumento del metabolismo cellulare con una più rapida eliminazione dei metaboliti di scarto e delle tossine (presenti nelle aree ove è in corso un processo infiammatorio) accelerando così il processo di guarigione

ricaricante: i magneti dovranno ricaricare gli elettroni che formano le nostre cellule attraverso l’energia rilasciata dall’applicazione del polo negativo del magnete a contatto con la pelle. Infatti, si è registrato che gli elettroni presenti nelle cellule dei tessuti colpiti da fenomeni patologici, hanno una caduta di carica energetica fino al 50%. Mettendo a disposizione degli stessi un campo magnetico a carica negativa, gli elettroni sono in grado di riassorbire energia fino a ristabilirne i valori naturali e così ripristinare la salute delle cellule

antidolorifica: i magneti dovranno aiutare a interrompere il segnale del dolore attraverso l’interazione con gli ioni positivi e negativi presenti nelle cellule nervose che trasmettono i messaggi dalla periferia al cervello.

Le caratteristiche terapeutiche delle applicazioni del magnete sono utili anche come forma preventiva per le persone sane, sono ricostituenti nelle convalescenze e favoriscono la stimolazione del sistema immunitario incrementando di conseguenza la potenzialità auto curativa. Hanno un ruolo anche nel mantenimento estetico e come contributo al miglioramento delle attività celebrali (memoria, riflessi, fisicità, ansia, stress, insonnia ecc).